Posted: Agosto 29th, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su

 


A noi il fumo a loro l’arrosto? No Grazie!!!

Posted: Agosto 22nd, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su A noi il fumo a loro l’arrosto? No Grazie!!!

Cena sociale contro la
Centrale a Biomasse
Il Gruppo Popolo 33 Invita tutte e tutti a
partecipare a una serata di incontro e
convivialità per fare il punto della situazione e
scambiare idee e proproste sulle prossime
inziative contro la Centrale a Biomasse
Durante la serata Proiezioni sulla
gestione rifiuti e sulle lotte in difesa dei
territori in tutta Italia


COMUNICATO STAMPA SULL’INCENDIO DEL 16

Posted: Agosto 21st, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su COMUNICATO STAMPA SULL’INCENDIO DEL 16

Facciamo riferimento alla piaga degli incendi che, quest’anno in particolare, ma purtroppo non solo! ha devastato buona parte del nostro territorio. Non tanto per parlare delle inefficienze dell’amministrazione comunale, oramai sotto gli occhi di tutti (a proposito, i 9.000 euro l’ora per un canadair e i 400 l’ora per un elicottero, chi li paga!? Il solito Pantalone!), quanto piuttosto perché ci saremmo aspettati una presa di posizione opertiva netta e propositiva da parte dei partiti e partitini (che oramai stanno sparendo) che si prefiggono e si autodefiniscono come i ambientalisti in difesa del territorio sabino. Noi che siamo ambientalisti e operiamo nelle lotte sociali a difesa dei territori e sappiamo di conoscere e viviamo il territorio abbastanza bene (e forse meglio di molti che si autoproclamano ecologisti e difensori del paesaggio della Sabina), ci siamo attivati perche abbiamo un sacco di dubbi su alcuni atteggiamenti, tant’è che, portando avanti le battaglie da cittadini contro impianti, quantomeno poco chiari sul cosa debbano bruciare, abbiamo organizzato momenti inforrmativi, volantinaggi e fiaccolate, ecludendo i simboli di fantomatici partiti e partitini. Lontani da logiche NINBY l’abbiamo fatto insieme ad altri comitati che nel lazio e in tutta italia lottano contro le nocività. È possibile che il territorio vada difeso solo dai cittadini e dalle cittadine? E stranamente tutti sono bravi a parlare di quello che altri fanno o non fanno invece di uscire di casa e fare qualcosa? Oppure un incendio (l’ultimo) che ha distrutto ettari di bosco ed ha messo a serio rischio l’incolumità di cose e, soprattutto, persone, ha meritato soltanto una dichiarazione che butta fango su chi almeno qualcosa la sta facendo? Oppure l’avallo di tutti i partiti all’ASI” adesso comincia a cigolare e cercano di fare goffe e penose marce indietro? Popolo 33


Grazie a tutte tutti

Posted: Agosto 20th, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Grazie a tutte tutti


Fara Sabina: “No centrali a biomasse”, in 500 in corteo

Posted: Agosto 20th, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Fara Sabina: “No centrali a biomasse”, in 500 in corteo

Venerdì sera la fiaccolata dei cittadini e delle associazioni di Fara Sabina e Montopoli per ribadire la contrarietà della popolazione alla costruzione di una centrale a biomassa. Contro la Convert Italia e i suoi sostenitori anche le amministrazioni locali. Vedi l'articolo si NetiNews


La Salute dei Cittadin* non ammette contropartite

Posted: Agosto 19th, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su La Salute dei Cittadin* non ammette contropartite

Da qualche tempo nel nostro territorio sta nascendo un percorso di opposizione al progetto di costruzione di una centrale a Biomasse a Fara in Sabina. Come era auspicabile buona parte della società civile si è mobilitata, tra questi anche le istituzioni del territorio e alcune associazioni di categoria. Sappiamo bene che questi soggetti, essendo
parte di un sistema-stato sempre più asservito agli interessi economici di chi detiene una fetta sempre maggiore della ricchezza, sottratta a tutte e tutti noi, hanno grandi poteri nel concedere agli imprenditori, mentre sono praticamente inermi quando cercano di difendere i cittadini. Ci sembra opportuno sottolineare che, come detto in più occasioni da loro stessi, questi soggetti per quanto zelanti non possono fare altro che esprimere pareri non vincolanti o emanare regolamenti assolutamente trascurabili, qualora si trovassero in contrasto con i ben più liberali regolamenti nazionali.
Ma dell’assoluta mancanza di certezze di ottenere all’interno dei percorsi istituzionali un risultato vitale, perchè delle nostre vite stiamo parlando, abbiamo già scritto e parlato ed evidentemente qualcosa è stato recepito anche da chi oggi dice che, se e quando questi pareri venissero ignorati, sarà necessario “fare le barricate”. Abbiamo sentito assessori locali e provinciali, sindaci, presidenti e consiglieri di disparate estrazioni ripetere che quando avranno dimostrato per l’ennesima volta la loro impotenza nel difendere i cittadini, nel fare il loro dovere, insieme a noi comuni mortali “faremo la barricate”.
Noi che di barricate simboliche e meno simboliche abbiamo una discreta e documentata conoscenza, ci teniamo a dire fin d’ora che le barricate si costruiscono giorno dopo giorno, assemblea dopo assemblea, mettendo una ciminiera sopra l’altra, una poltrona sopra l’altra, un confessionale sopra l’altro, un pennone sopra l’altro, un’urna sopra l’altra. Ci vuole pazienza, impegno, metodo, per fare in modo che tutti i pezzi di questa vecchia e asservita società si tengano l’uno sull’altro, che siano tante e dal basso le mani che li tengono insieme. I movimenti sociali veri, che non sono in vendita, si costruiscono con lungo e paziente lavoro, sensibilizzando, consapevolizzando facendo capire che l’unico potere buono è il non potere, è il potere della gente che acquista coscienza di sé e rifiutando deleghe di sorta, si riappropria di spazi collettivi di scambio e condivisione. Quindi in questi continui richiami a lasciar lavorare a sostenere il lavoro di pochi, ravvisiamo da un lato forse ingenuità, dall’altro timore; perché chi ha una discreta e documentata conoscenza di come si sta nel lato delle barricate opposto al nostro, sa anche che quando le persone comuni imparano a fare le barricate ci prendono gusto, e la barricata che oggi può e deve sorgere contro la Convert, domani se la ritroveranno davanti alla porta dei loro palazzi, ogni volta che torneranno a fare gli interessi di pochi contro l’interesse generale.
Un’altra cosa che ha destato la nostra preoccupazione è sentire porre l’accento sul fatto che quest’opera è inaccettabile perché non porta “vantaggi”, per lo più economici, perché non manda acqua calda nelle case e quindi non riduce le emissioni delle caldaie del nostro territorio, non riduce le bollette, non smaltisce gli scarti dell’agricoltura locale, non crea posti di lavoro.
Un forno di queste dimensioni, lavorando ad altissime temperature produce polveri e sostanze che con i sistemi domestici non vengono prodotte, quindi l’acqua calda prodotta come facciamo oggi costa di più ma ha un impatto sulla nostra salute molto più basso. Le bollette ridotte in questo modo costano meno ma hanno un effetto dirompente sulle spese sanitarie della nostra famiglia. Smaltire gli scarti dell’agricoltura con piccoli Composter, che in altri luoghi vengono forniti dalle amministrazioni stesse forse costa di più, ma ha un impatto sulla nostra salute molto più basso.
Per quanto riguarda i tanto sbandierati posti di lavoro, proprio in questi giorni a Taranto si possono vedere gli effetti di anni di politica in cui imprenditori, politici e sindacati hanno usato il ricatto del posto di lavoro per costringere a svendere diritti e salute. «Vogliamo far sentire la nostra voce: perché in quella fabbrica ci hanno tolto l’intelligenza, la libertà di pensiero e di azione – afferma un portavoce degli operai dell’Ilva – Ma ora basta. Non possiamo più restare inermi: in ballo c’è la salute dei nostri figli. Che non siamo disposti a barattare per nulla al mondo». Siamo convinti che a queste parole non ci sia niente da aggiungere.

Gruppo libertario «Popolo 33»
Fara in Sabina via del Popolo 33
e-mail Popolo33@inventati.org tel. 0765277035

Gruppo Emma Goldman FAI Sabina e Rieti
faisabinarieti@autistici.org Fot in Prop.
Via del Popolo 33


Il nostro video sulla fiaccolata del 17 Agosto

Posted: Agosto 19th, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Il nostro video sulla fiaccolata del 17 Agosto

Biomasse, a Fara in 500 in corteo per dire no alla centrale

Posted: Agosto 19th, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Biomasse, a Fara in 500 in corteo per dire no alla centrale

di Raffaella Di Claudio
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RIETI – Venerdì sera la protesta contro la centrale a biomasse si è materializzata. «Da oggi è chiaro che non ci sono solo le lettere e le contestazioni virtuali, ma esistono anche i corpi», per dirla con Paolo Campanelli, presidente di una delle associazioni che ha aderito alla fiaccolata organizzata da Centrale a biomasse: no grazie, Popolo 33, Montopoli Rinnovabile e Aria Dop Biomasse stop. Corpi e tanti. Oltre cinquecento persone, tra giovani, adulti e bambini (moltissimi che imbracciavano cartelloni disegnati di loro pugno) che, scortati dalle forze dell’ordine, pacificamente, hanno manifestato tutto il proprio dissenso.

Lo hanno fatto, sfilando con torce, led colorati e striscioni da Passo Corese a Pontesfondato, in un corteo composto, ma allegro. Poco ha importato se si era nel bel mezzo delle festività agostane, se il termometro alle 21 segnava ancora 33 gradi, se il percorso era lungo più di otto chilometri e se, alla fine, piedi e gambe erano dolenti. La popolazione di Fara Sabina e Montopoli voleva rendere tangibile la protesta, inviando un messaggio chiaro alla Convert Italia, che vorrebbe realizzare un impianto a biomasse in località Valle della Madonna.

«Era importante dare un segnale prima della conferenza dei servizi – ha dichiarato uno degli organizzatori, Marco Tranquilli di Popolo 33. – Non siamo disposti a fermarci ai passaggi istituzionali, ma faremo di tutto per difendere le nostre vite, la nostra salute e il nostro territorio da un impianto che, vista l’emergenza rifiuti attuale, potrebbe persino trasformarsi in un inceneritore. Questa è la prima tappa di una battaglia che possiamo e dobbiamo vincere». «A settembre – ha annunciato Valerio Giannini, del comitato Montopoli Rinnovabile – nel giorno in cui si terrà la conferenza dei servizi saremo a Rieti per manifestare in massa tutta la nostra contrarietà. Crediamo che l’attenzione debba restare alta e ci impegneremo in questo senso».

Intanto i numeri registrati nella prima uscita pubblica dei comitati dimostrano la volontà popolare di contrastare la realizzazione dell’opera. Accanto alla gente, le istituzioni che, pur avendo le mani legate dalla legge che non fornisce grossi margini d’azione ai Comuni, non hanno voluto far mancare il proprio sostegno. C’era il sindaco di Fara Sabina, Davide Basilicata, e il vicesindaco di Montopoli, Paolo Petroni, che insieme ai loro assessori hanno voluto ribadire la contrarietà all’opera e la vicinanza alla lotta intrapresa dai cittadini.

«Non potevamo che essere qui – ha esordito il primo cittadino farense – a dare il nostro contributo. Gli Enti sovracomunali e la società che intende realizzare l’impianto devono tener conto della mobilitazione popolare in atto che dà supporto all’attività del Comune nella battaglia che si combatte sui tavoli istituzionali. Abbiamo già inviato le nostre osservazioni al progetto, redatte dall’ufficio legale incaricato di seguire la vicenda, abbiamo stilato le linee guida in materia di biomasse e modificato il regolamento d’igiene, oltre ad aver approvato all’unanimità un documento che certifica il no del Comune all’impianto».

Un impianto che, ha ribadito l’assessore farense, Marco Marinangeli, «non piace perché non porta alcun vantaggio al territorio, anzi pregiudica la salute e il». E se gli Enti possono poco, «molto – ha detto il vicesindaco di Montopoli, Paolo Petroni – possono i cittadini, ecco perché siamo qui al loro fianco. Siamo contro questo progetto scellerato, perché è calato dall’alto e va a danneggiare pesantemente la nostra agricoltura. La Convert Italia, infatti, non ha avuto alcun colloquio con gli agricoltori, segno evidente che il legname che verrà bruciato nella centrale non proviene dalle nostre zone. E l’unico guadagno che avremmo sono le emissioni di Co2». Ma se, come si legge in uno degli striscioni più pittoreschi della fiaccolata, «Cattivu fume fa la pipa», la popolazione della Bassa Sabina ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di respirarlo. Vedendo i tanti piccoli che hanno animato la fiaccolata in difesa del futuro, difficile dar loro torto.
Dal messaggero